Saluto di Don Carmelo alle comunità di San Vito Romano

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Carissimi, fratelli e sorelle,

stiamo celebrando l’Eucaristia, proprio oggi, nella Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Stiamo celebrando il nostro più grande e più alto rendimento di grazie al Padre, in Cristo, nello Spirito Santo.

In un momento delicato come quello di oggi, offro questa Celebrazione per tutto il popolo di San Vito così come ogni domenica ho sempre fatto durante la mia permanenza. Il Signore possa donare a tutti ciò di cui ciascuno ha bisogno. Mettiamoci sempre in atteggiamento di disponibilità al Signore che è padre e ci dona non ciò che noi vogliamo ma ciò di cui abbiamo bisogno.

È il momento ufficiale del nostro saluto ma non del nostro addio.

Ho scelto questo giorno perché sin dal momento in cui sono arrivato ho voluto fortemente l’Adorazione Eucaristica a tutte le ore del giorno e della notte e per tutto l’anno perché la preghiera è il fondamento di un cammino cristiano. Non a caso Gesù ci esorta: “pregate senza stancarvi mai”. Non ci poteva essere giorno migliore di questo per congedarmi da voi. Giorno in cui, come dicevo, celebriamo la Solennità del Corpus Domini.

Ho scelto questo giorno anche perché ricordo il momento in cui la mia amata mamma mi ha lasciato fisicamente per l’incontro ultimo con il Signore Gesù. La sua presenza fisica mi è mancata e mi mancherà sempre ma sento la sua presenza in modo forte. Mi ha sempre accompagnato, aiutato, sostenuto e a lei sempre mi affido, unitamente a mio papà e a mio fratello, andato in cielo a soli due anni di vita. Sempre intercedano per me presso il Signore e mi accompagnino in questo mio futuro che sto per cominciare.

Ho trascorso con voi, carissimi e amatissimi fratelli e sorelle, un tratto della mia vita, precisamente 9 anni e 9 giorni. Riandando a questo periodo, il primo sentimento che provo è quello di esprimere una commossa gratitudine al Signore e a voi. Sono consapevole che c’è uno scarto tra quello che ho ricevuto e quello che ho dato: per tale motivo mi sento debitore nei vostri riguardi.

Anche se distanti, saremo sempre uniti in Colui che da sempre ci ama. Infatti, per le anime che si amano veramente nel Signore, non è la distanza che conta ma l’unità dei cuori che in pienezza e in presenza abbiamo vissuto e che continueremo a vivere nel tempo attraverso la preghiera.

Nel parlare spero di non farmi prendere dall’emozione e chiedo al Signore il dono della serenità per esprimere con pienezza i sentimenti del mio cuore di padre, fratello e amico.

Nell’estate del 2014 e precisamente il 2 Giugno, Sua Eccellenza Mons. Domenico Sigalini mi inviava a San Vito Romano come Parroco delle Parrocchie di S. Maria de Arce e di S. Biagio Vescovo e Martire, con le annesse chiese di S. Vito e S. Rocco e il Santuario della Madonna di Compigliano.

Sento il dovere di ringraziare il Vescovo Domenico Sigalini che mi ha dato di condividere con voi questo tratto della mia vita sacerdotale. Non possiamo dimenticare questo pastore della Chiesa che con tanta dedizione e amore ha guidato la Diocesi suburbicaria di Palestrina per più di 12 anni. Vogliamo pregare per lui perché il Signore lo colmi di ogni grazia e gli conceda vita lunga e salute perché possa sempre testimoniare la gioia che Egli diceva: ”nessuno può toglierla, insieme al sorriso”.

Insieme al Vescovo Sigalini sento il bisogno di ringraziare tutti i sacerdoti, diaconi, seminaristi della Diocesi con i quali ho intessuto un clima di comunione, di fraternità e di amicizia.

 Nel momento in cui mi è stata fatta la proposta di essere nominato Parroco delle nostre parrocchie di S. Vito Romano, ho accettato in obbedienza.

Mi sono fidato del Signore e in voi ho trovato una nuova famiglia che ho amato e custodito sin dall’inizio, dedicandomi a voi con particolare dedizione nonostante i miei limiti.

Adesso il Signore mi chiama altrove.

Ho chiesto a S. Ecc. Mons. Mauro Parmeggiani, attuale pastore della Diocesi di Tivoli e di Palestrina, di poter ritornare nella mia Arcidiocesi di Messina Lipari e S.Lucia del Mela e Lui benevolmente ha accolto la mia richiesta e mi ha concesso il permesso. Per questo lo ringrazio e insieme preghiamo per Lui perché possa svolgere il servizio difficile e delicato a cui il Signore lo ha chiamato.

Un grande riconoscimento e immensa gratitudine va all’Arcivescovo, S.Ecc. Mons. Giovanni Accolla, pastore dell’Arcidiocesi di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela per l’accoglienza che mi ha riservato dopo 13 anni della mia assenza dalla Diocesi. Si è dimostrato un pastore attento e disponibile, pieno di affetto. Il Signore benedica il Suo servizio pastorale e la Madonna, che a Messina veneriamo sotto il titolo di Madonna della Lettera, lo sostenga e lo custodisca.

Sapete gli anni passano e mi avvicino alla vecchiaia, dunque è comprensibile il desiderio di ritornare nella mia terra anche per i piccoli problemi di salute che risolverò non appena mi trasferirò. Lo sapete, niente di grave, problemi ortopedici che qui per le temperature rigide non potrei risolvere.

Tornerò nella mia terra per condividere questo ultimo tratto della mia vita vicino alla famiglia, ai parenti e certamente agli amici.

Dicevo mi avvicino alla vecchiaia ma sono sempre giovane nel cuore, pieno di zelo e di entusiasmo, per poter continuare a servire il Signore, i fratelli e le sorelle lì dove l’Arcivescovo di Messina mi manderà.

Per me non è facile lasciarvi, ma continuo a fidarmi del Signore: Lui sa quale è il nostro vero bene.

Il tempo trascorso in mezzo è stato per me un tempo di grazia e di ulteriore crescita umana e spirituale. Grazie! Veramente grazie di cuore a tutti e a ciascuno.
Ho servito queste Comunità così ricche di servizi e ministeri, di vivacità culturale e spirituale con passione e amore.

Ringrazio tutti i vice parroci

 che si sono susseguiti ma in particolar modo Don Claudio che mi è stato di aiuto, di sostegno, di conforto, mostrandomi tanta amicizia e fraternità. Grazie don Claudio, per me sei veramente stato un grande dono del Signore. Egli ti benedica e ti aiuti nel tuo cammino sacerdotale. Possa sempre continuare ad annunciare Lui con la dedizione e l’amore che hai sempre dimostrato. Grazie per la tua amabilità. Con te ho condiviso l’amore per queste Comunità in un clima di fraternità.

 Un grazie alle Suore del Preziosissimo Sangue che sono state sempre presenti donando il loro tempo per alcuni servizi pastorali, Ministri Straordinari della Comunione e il delicato servizio di catechiste per i nostri ragazzi. Grazie per la loro presenza e testimonianza di amore nei confronti della nostra comunità.

Grazie ai Ministri Straordinari della Comunione,

che con tanta dedizione, affetto e amore hanno portato il Pane di Vita ai malati confortandoli con l’annuncio della Parola di Dio e con la loro presenza d’amore mettendosi a loro servizio quando occorreva.

Grazie ai Catechisti,

che in questi anni si sono avvicendati. Grazie per essere stati disponibili alla chiamata del Signore, per la vostra presenza di testimonianza cristiana, per il vostro impegno vissuto con dedizione e amore nei confronti dei bambini e dei ragazzi che si preparavano a ricevere il Sacramento dell’Eucaristia e della Confermazione, nei confronti dei fidanzati che avete accompagnato al Sacramento del Matrimonio, nei confronti dei genitori che desideravano il Battesimo per i loro figli. Avete annunciato loro, il Mistero della salvezza, non solo con le vostre parole, con i vostri incontri, ma soprattutto con la testimonianza d’amore cristiano.

Grazie ai responsabili e ai membri del gruppo scout, che hanno seguito con amore il gruppo rendendosi disponibili ad aiutare i bambini della prima comunione accompagnandoli al giorno più importante della loro vita e del loro cammino cristiano.

In questo momento il mio pensiero non può non andare agli adolescenti e ai giovani. Con tanta fatica i Catechisti si sono dedicati a loro ma purtroppo con deludente risposta. Dico ai catechisti: non scoraggiatevi, continuate perché quanto avete detto, fatto e testimoniato resterà nel cuore di chi vi ha ascoltato o incontrato perché l’annuncio fatto con amore prima o poi arriva al cuore a cui era diretto. Non sempre dopo la semina arriva il frutto: a volte bisogna lavorare sodo e attendere la primavera che certamente arriverà.

Un grazie ai membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale

 che ovviamente ogni tre anni cambiava. Tutti ricordo nella preghiera e tutti ringrazio di cuore per la vostra dedizione, per i vostri consigli, per i vostri preziosi contributi per venire incontro alle esigenze e necessità dei fedeli tutti, senza mai trascurare nessuno. Siete stati il mio braccio forte e il ponte tra me e i fedeli.

Grazie anche ai membri del Consiglio per gli Affari Economici,

 sempre attenti ai bisogni delle nostre Chiese, delle canoniche e dei locali annessi per renderle belle e accoglienti per tutti. Avete sempre accettato le mie proposte che erano presentate per non lasciare indietro lavori da eseguire evitando così problemi che nel futuro potevano diventare molto più dispendiosi. Abbiamo sempre conservato in archivio scontrini, ricevute e fatture, rendendo partecipe trimestralmente tutta la Comunità dei rendiconti e alla Curia il rendiconto annuale che sempre ha approvato. Lavoro importante e certosino, lavoro che non ci ha mai fatto andare in deficit nonostante tutto ciò che abbiamo realizzato e che non cito perché cade sotto i nostri occhi. Solo chi non vuole potrebbe non vedere. Al momento non ci sono debiti di nessun genere e lascio la parrocchia in attivo.

Grazie anche  ai membri dell’Azione Cattolica,

 per la verità pochi e anziani, ma nonostante tutto non ho spento la piccola fiamma esistente. Avete testimoniato, attraverso questa Associazione, la gioia di vivere la fede nella fedeltà a Cristo e alla Chiesa.

Un grazie ai cori parrocchiali, per il servizio svolto in tutte le nostre Celebrazioni con tanto impegno e amore, unitamente ai concerti eseguiti dando a tutti un messaggio cristiano e una testimonianza di unità.

Grazie alla Banda musicale, che ci ha accompagnato in tutte le nostre processioni, non soltanto eseguendo i brani ma esprimendo la loro fede. Certo non sono da dimenticare i concerti nei momenti di festa e che hanno allietato le nostre comunità.

Grazie al cerimoniere, ai ministranti, al gruppo liturgico

 che con tanto amore e devozione hanno sempre svolto il loro servizio con atteggiamento di umiltà e obbedienza per dare decoro a tutte le celebrazioni. La vostra testimonianza porterò nel cuore, testimonianza che è arrivata come particolare e forte intervento di Dio a tutti coloro che con cuore semplice hanno partecipato alle nostre celebrazioni.

Una parola di incoraggiamento al movimento nascente dei Cursillos. Il Signore benedica il cammino, i membri che ne fanno parte e quanti entreranno in questo movimento. Il Signore grande nell’amore porti a compimento quest’opera da Lui iniziata. Siate luce, lievito e sale per le nostre comunità parrocchiali e fedeli alla spiritualità del vostro cammino. Annunciate con gioia a tutti che Cristo ci ama di amore infinito.

 Non dimentico la Confraternita e la Compagnia della Santissima Trinità.

 L’impegno per i pellegrinaggi a Valle Pietra, per diversi giorni in cammino, offrendo a tutti coloro che partecipavano ed erano disposti ad accogliere, momenti di fraternità ma soprattutto di spiritualità. Il Signore vi renda sempre testimoni del Mistero dell’amore del Dio uno e trino.

Un grazie al terz’Ordine Francescano

 per il loro cammino svolto insieme ai frati Minori con i quali abbiamo avuto rapporti fraterni e venendo nella nostra Comunità hanno portato un soffio di francescanesimo esortandoci a lodare e glorificare il Signore per ogni cosa perché dono del Suo amore.

Ancora un grazie alle Comunità Neocatecumenali

 che ormai da decenni sono presenti nelle nostre parrocchie. Oltre il cammino da loro svolto si sono resi sempre disponibili ai vari servizi parrocchiali in atteggiamento di umiltà e obbedienza alla Chiesa e al Parroco. Auguro loro che possano essere sempre attivi, attenti alla Parola di Dio, partecipi alla vita della Chiesa creando sempre, nelle loro famiglie vere piccole chiese domestiche che vivono in umiltà, in semplicità e lode al Signore datore di ogni grazia e di ogni bene.

Grazie alla Comunità di Comunione e Liberazione,

 anche loro guidati dal Sacerdote, camminano facendo della loro esperienza di fede un grande dono alla Chiesa. La liturgia, la preghiera, la cultura, la carità, la missione l’hanno vissuta inserendosi nel cammino pastorale delle nostre parrocchie, presenti e operanti nei servizi di cui c’era bisogno sempre in atteggiamento di fraternità.

Un grazie di cuore ai membri della Caritas parrocchiale e del Banco Alimentare.

 Siete stati veramente strumenti meravigliosi nelle mani del Signore. Attenti ai bisogni di tutti, affettuosi, straordinariamente ripieni di amore nei confronti delle famiglie che si trovavano nel bisogno. Avete aperto non le porte ma il cuore sull’insegnamento di Gesù che ha sempre attenzionato e particolarmente amato i poveri e i bisognosi. Vi posso assicurare, nel nome di Gesù, che non perderete la vostra ricompensa.

Un grazie a tutte le sacriste

 delle nostre cinque Chiese per la semplicità, dedizione, responsabilità, ed entusiasmo che sempre avete avuto. Un lavoro semplice ma quotidiano, un lavoro semplice ma prezioso, un lavoro che vi ha messo in risalto perché siete stati sempre le prime ad essere interpellate dai parrocchiani e che sempre hanno ricevuto accoglienza, disponibilità e amore.

Un grazie a tutti i componenti dell’Adorazione continuata

Sono felice e commosso per come avete accolto la mia proposta e per come l’avete portata avanti. Abbiamo realizzato ciò che vuole Gesù. Quanto è bello pensare che ad ogni ora Gesù è adorato, quanto è bello pensare che ad ogni ora c’è qualcuno che prega per noi. Avere la certezza di non essere soli è la gioia più grande.

Continuate, non fermatevi, la preghiera deve essere sempre il centro e il culmine della nostra vita cristiana.

Un ringraziamento grande ai nostri ammalati.

 Nel mistero del dolore mi hanno accompagnato e custodito; la loro sofferenza accolta e offerta è dono d’amore per tutta la Comunità. Continuate a pregare e offrire. Da parte mia vi porterò nel cuore ricordandovi al Signore nella preghiera e soprattutto nel Sacrificio Eucaristico. Non siete soli nel cammino del Calvario, il Signore è con voi e vi darà conforto, coraggio e sostegno. Non dimenticate mai che siete i prediletti del Signore Gesù.

Desidero esprimere la mia gratitudine al Sindaco

Che da sempre mi ha dimostrato amicizia, affetto e fraternità a livello personale che sempre ho ricambiato di cuore. Grazie per la disponibilità che ha dimostrato ad ogni richiesta per venire incontro alle necessità delle Comunità parrocchiali. In tanti modi è stato presente e vicino alle attività religiose dimostrando affetto sincero e cordiale nei confronti di tutti dando sempre testimonianza cristiana. Insieme a lui desidero ringraziare l’amministrazione comunale in tutti i suoi membri per l’amicizia dimostrata. Tutti abbiamo vissuto in un clima di comunione che ci ha contraddistinti.

Desidero esprimere la mia gratitudine alla Polizia locale per il preciso lavoro svolto per l’impegno e l’attaccamento al loro servizio mantenendo alta l’attenzione su tutto il territorio cittadino

Grazie  ai Carabinieri

della Stazione di San Vito Romano, in particolare al suo comandante. Vi siete sempre resi presenti in maniera fattiva sul nostro territorio rappresentando un baluardo di legalità ma anche di vicinanza ai cittadini nei vari momenti. Il Signore benedica il vostro difficile e delicato lavoro per il bene di tutti.

Un grazie va alla Pro – Loco

per la fattiva collaborazione prestata in tantissime occasioni e più volte l’anno. Il vostro contributo è stato sempre sorprendente e avete dato vita al paese con le vostre attività vivaci, piacevoli,  intense. Grazie al vostro contributo il nostro territorio si è colorato con i vari percorsi culturali, artistici, canori, enogastronomici, attraverso il borgo antico e tutta la città in comunione con me e nel rispetto delle tradizioni religiose.

Un grazie alla Protezione Civile

per il lavoro che sempre avete svolto con generoso e costante impegno per il bene dei cittadini. Avete dimostrato quotidianamente un grande spirito di squadra e una forte coesione impegnandovi in prima linea. Il senso di comunità che ci avete aiutato a riscoprire spero che lasci il segno nelle generazioni di oggi ma anche in quelle future.

Grazie all’Avis

a tutti i suoi componenti e a tutti coloro che hanno ascoltato il grido di chi soffriva. Coraggiosi, intraprendenti, avete donato un’opportunità di vita. Avete sempre lavorato in stretta sinergia: con la volontà, l’amore e la perseveranza avete sensibilizzato gli abitanti del nostro territorio insegnando che i piccoli gesti sono i più grandi atti d’amore.

Grazie ai responsabili dell’Associazione Voce dei senza Voce. Un nome che suona come un appello all’ascolto di un mondo a volte dimenticato, ma che rappresenta una ricchezza per il nostro vivere. Ho trovato in questa Associazione tanto entusiasmo e immenso amore da parte dei responsabili e dei volontari. Ho sentito in quel luogo un aria di semplicità, di gioia. Circola veramente l’amore per i più piccoli che pur non avendo voce gridano nella semplicità il valore più grande della vita e in particolare della vita cristiana: l’amore. Continuate, il Signore è con voi e sempre sarà il vostro aiuto, il vostro sostegno e la vostra forza.

Un grazie agli Infioratori e agli organizzatori. Ogni anno le strade del nostro borgo sono diventate una splendida primavera: non solo per i fiori e i colori ma per il tempo trascorso insieme in un clima di fraternità e di gioia. Le notti di lavoro, dopo la benedizione da parte del parroco, si tramutavano in un giorno splendido perché quelle notti illuminavano di gioia il cuore di tutti. Grazie per i messaggi cristiani che ci avete donato di anno in anno. Non cadano nel dimenticatoio ma siano un impegno costante di vita per tutti.

Un grazie a tutti coloro che hanno impiegato il loro tempo in modo gratuito

quando si creava l’occasione di lavori importanti e necessari per conservare i beni delle nostre chiese e per renderle sempre belle consapevoli che ogni cosa esistente doveva essere conservata o sistemata o restaurata con tanto impegno perché espressione della fede dei nostri antenati.

Debbo anche dire che sono stato edificato da tanti cristiani appartenenti a quella categoria che Papa Francesco definisce “la classe media della santità”, una categoria che non compie gesti clamorosi, ma che vive l’eroismo della fedeltà quotidiana al Signore nella famiglia; che è capace di sacrifici e dedizione gratuita, sensibile ai bisogni e alle necessità degli altri, solidale con chi vive momenti di difficoltà e sofferenza.

Non so se ho dimenticato di citare qualcuno ma tutti tengo presenti e a tutti sono particolarmente riconoscente.

Un pensiero va anche a coloro che si sono tenuti con un passo indietro, che non sono stati assidui alla vita della Comunità parrocchiale ma con i quali abbiamo vissuto sincera amicizia nella libertà delle scelte personali.

In questi nove anni ho celebrato 3256 Messe.

Ho conferito il battesimo a 138 creature spero che possano vivere in pienezza il dono ricevuto.

Ho conferito il Sacramento dell’Eucaristia a 218 bambini e bambine.

Il Sacramento della Confermazione l’hanno ricevuto 224 ragazzi e ragazze. Il Signore li renda sempre testimoni del Suo amore.

Ho celebrato le nozze di 70 coppie. Possano testimoniare la gioia di essere in unità sempre.

Ho accompagnato alla vita eterna 393 persone. Molti anziani ma purtroppo anche tante persone giovani. Il Signore doni loro la pace e la gioia eterna. Ai loro familiari la grazia di vivere il dolore nella fede sapendo che un giorno tutti ci incontreremo nella gioia per contemplare il volto del Padre.

Credetemi! Non mi è facile dirvi quello che provo: a tutti voglio dire grazie!

Questi nove anni sono stati intensi, vissuti nell’ascolto della Parola del Signore e nella celebrazione dell’Eucarestia. Da questo centro, cuore pulsante della Comunità, hanno trovato slancio iniziative e progetti mai frutto di strategia, ma segno di carità umana, intellettuale, educativa, evangelizzatrice.

Non intendo presentare una situazione talmente ideale da renderla quasi irreale. I difetti, le fragilità, i limiti, le contraddizioni, le incoerenze, fanno parte di ogni cristiano, quindi anche delle nostre parrocchie; ma c’è un tessuto di valori che permea ancora la nostra realtà ecclesiale ed è quello che permette di guardare al presente e al futuro con speranza e fiducia. Questo ricco patrimonio ha segnato la mia vita di credente e di sacerdote: da qui un senso profondo di gratitudine che mi porto dentro e che le parole sono inadeguate ad esprimere.

Con umiltà, al termine del mio mandato in mezzo a voi, chiedo scusa se in qualche modo non sono stato testimone di fedeltà, di amore e di servizio. Chiedo scusa per le mie omissioni, soprattutto nei confronti dei lontani, di chi è rimasto sulla soglia e in particolare a quelli più bisognosi di essere amati.

Umanamente vorremmo evitare trasferimenti e mantenere legami e affetti che il Signore invece vuole purificare. Con serenità e fiducia vivo l’obbedienza, cosa che ho sempre fatto nel mio ministero sacerdotale, con la ferma convinzione che Dio ha per ciascuno progetti di pace e non di afflizione, Egli ci guida sui sentieri della vita, volgendo tutto al bene, anche quando gli avvenimenti ci disorientano. Lo Spirito del Signore, infatti, ci conduce anche quando non l’avvertiamo, dando senso a tutti i momenti lieti e tristi della nostra vita per aprirci strade nuove.

Con il cuore colmo di commozione vi chiedo di continuare a pregare per me, come io continuerò a pregare per ciascuno di voi… l’ho sempre fatto.

Custodite ciò che di buono ho cercato di donarvi.

Accogliete il nuovo Parroco con gioia, seguitelo nell’obbedienza, amatelo come padre e fratello. Aiutatelo in ogni necessità, sostenetelo nei momenti difficili e vivete quella unità che vi contraddistingue.

Per la verità in tutti questi anni qualcosa mi è mancata: il sole ma è stato sostituito dal vostro sorriso, il caldo ma è stato sostituito dal calore del vostro bene e il mare che è stato sostituito dal mare d’amore fraterno che mi avete saputo dare.

Grazie, dunque, grazie di cuore a tutti:

Il Signore vi benedica, la Madonna vi protegga, i nostri santi patroni ci guidino verso la vita di santità.

Si, come pastore e ministro di Cristo, vi benedico con immenso affetto.