Novena di Natale

I 9 giorni che precedono il Natale è stato un momento intenso per la preparazione spirituale al giorno della nascita di Gesù riascoltando e meditando sui Vangeli che parlano del concepimento e della nascita di Gesù. Stringiamoci tutti insieme intorno alla mangiatoia perché come un cuor solo e un’anima sola possiamo sentirci davvero partecipi di questo evento che ha cambiato la storia e che, se glielo permettiamo, può cambiare la vita di ognuno di noi.

“Nulla è impossibile a Dio”. Se la nostra fede fosse salda come quella di Maria questa frase dovrebbe essere facile da pronunciare, ma di fronte alle prove della vita, fidarsi e affidarsi a Dio non è semplice.

Anzi spesso incolpiamo Dio dei mali del mondo, ci arrabbiamo perché permette che vite innocenti siano spezzate dalla crudeltà degli uomini o siano colpite da malattie e sciagure. Maria poteva immaginare che trovarsi incinta prima del matrimonio, a quei tempi, sarebbe stato motivo di vergogna e allontanamento ma si è fidata. Ha detto di SI a Dio e ha accolto nel suo grembo il figlio di Dio.

Come si sarà sentito Giuseppe quando ha saputo che Maria attendeva un figlio non suo? Sicuramente tradito e ferito, avrà temuto il giudizio della gente…. Giuseppe è tormentato dai dubbi ma riesce a non farsi accecare dal rancore e dai pregiudizi e accoglie con fiducia la volontà di Dio quando l’angelo gli svela che anche lui fa parte del grande progetto di Dio.

Il Signore è nato in una stalla ed è stato posto in una mangiatoia, ma non poteva passare inosservato! Un angelo annuncia la sua venuta a dei pastori, gente poco istruita e spesso mal vista, ma loro partono per andare a vederlo. Forse sono curiosi, forse l’angelo li ha intimoriti ma ciò che conta è che sono partiti e dopo aver visto quel bambino hanno annunciato a loro volta quanto detto dall’angelo. Sono stati loro i primi uomini che hanno portato la Buona Notizia a chi incontravano.